mercoledì 8 gennaio 2014

Giocare a vivere la vita


Ho deciso di fare un esperimento e ho deciso di chiedere a mio figlio di aiutarmi...badate bene...mio figlio ha 17 mesi!!! 
Ho deciso per un giorno di vivere come vive lui...senza infrastrutture, senza regole, ma solo di istinto! Non sarebbe stato difficile, avrei dovuto dimenticare per un giorno di avere 38 anni e mettere da parte tutto quello che quegli anni mi avevano insegnato. Ma si...un giorno solo...potevo farcela!
Per chi non lo sapesse, un bambino a 17 mesi vive tanto di istinto: ogni esperienza passa attraverso tutti i suoi sensi... Se "vede" qualcosa per la prima volta deve assolutamente toccarla per poi assaggiarla e finalmente decidere se continuare a "frequentarla" oppure no. Così per gli oggetti così per le persone. Possiede la capacità di scegliere cosa più gli piace e se qualcuno non gli va a genio nulla riesce a convincerlo. Questo il punto: non si fa comprare con le cose materiali, se una persona, un ambiente, una situazione non è a lui gradita, niente riuscirà a convincerlo del contrario. Aimè ... questo istinto con gli anni si affievolisce e crescendo si perde la capacità "di sentire se stessi".

Dunque, al mattino mi sono svegliata e sono rimasta con lui nel letto a ridere, fare capriole, a pronunciare parole senza senso e a guardare le cose per la prima volta. La luce del sole sul piumone, le pieghe del cuscino ( quanto le abbiamo guardate e toccate!!!!) i nostri piedi, ecc. Dopo ben 1 ora di tutto ciò , il nostro stomaco ha deciso che dovevamo far colazione e così siamo andati in cucina. Abbiamo gironzolato per la stanza fino a raggiungere la busta dei biscotti. Ne abbiamo assaggiato uno continuando a gironzolare e toccare ogni cosa ci capitasse a tiro. Abbiamo deciso di mangiare anche dei tarallini ed infine un bel sorso di latte per completare il tutto. Durante la nostra colazione itinerante ci siamo dimenticati dell'orologio e così tra una corsa e una risata ci siamo accorti che erano già le 10.30 del mattino. E si...mio figlio ha il pannolino ... Ma io no... dov'era  finita dunque la mia vescica? Come mai non mi avvisava più? Caspita..vuoi vedere che si era messa anche lei a giocare e si era dimenticata di avvisarmi delle mie funzioni mattutine?? 
Era arrivato a questo punto il momento della toilette quotidiana e così siamo andati in bagno. Abbiamo sperimentato la carta igienica sul pavimento, gli asciugamani sotto i piedi, i saponi per terra , nella vasca, era davvero divertente! Abbiamo fatto il bagnetto con topolino e tutta la sua banda, ma anche macchinine camioncini e pesciolini. Ci siamo buttati l'acqua negli occhi ma anche sul pavimento fino a che stanchi ormai di questo gioco ( il tempo aveva perso la sua importanza) abbiamo deciso di uscire da li. (Caspita.... Erano quasi le 12 ....) .
E adesso? La casa era un delirio... ma a mio figlio non importava, a 17 mesi quello che conta sono i sorrisi, gli abbracci e la felicità! Ai bambini non importa se il letto è disfatto, se il bagno sembra un campo di battaglia o i biscotti sono sul divano ... la loro priorità è se stessi. Noi adulti invece sacrifichiamo la nostra felicità per le infrastrutture, le apparenze , le circostanze... e ci dimentichiamo di noi...
Abbiamo deciso a questo punto che stare in casa non ci andava più, e così siamo usciti per una passeggiata. Dovevo guardare il mondo come fa mio figlio e così ho cercato di non farmi influenzare da tutto il resto. Abbiamo toccato tantissimi muri ... Siamo scesi e saliti dal marciapiede tantissime volte e abbiamo sbirciato anche sotto le macchine (senza buttarci per terra però ... dovevo "vivere" come un bambino ma non dimenticarmi di avere le responsabilità di un genitore ! ) . Abbiamo incontrato un conoscente, lo abbiamo  toccato e poi siamo andati via ( avrà pensato che ero matta ma sono riuscita a far passare la cosa abilmente).  Abbiamo osservato per ben 15 minuti un signore con il cane e poi le automobili che passavano ed anche le biciclette!!! Erano ormai le 13.00 quando finalmente il nostro stomaco ha deciso che dovevamo mangiare, e così siamo rientrati a casa. 
Ho cucinato e ci siamo seduti a tavola per pranzare. Abbiamo mangiato con il cucchiaino ma anche con le mani. Abbiamo messo il cibo nel piatto ma anche sulla maglietta. Qualcosina sul pavimento  ma questa volta ho pulito subito!!! Ci siamo imboccati il cibo  a vicenda e abbiamo bevuto tantissima acqua. Era ormai il primo pomeriggio e finalmente gli sbadigli si facevano sentire e così siamo andati in camera  sul letto e tra carezze, abbracci e baci ci siamo addormentati!! Abbiamo dormito quasi due ore!!! Il sonnellino più dolce della mia vita! Al nostro risveglio siamo rimasti un po' sul letto a giocare, ridere e sperimentare salti estremi, per poi scendere e andare a fare merenda. E di qua si sono susseguiti una serie di giochi infiniti, naturalmente guidati da mio figlio e senza alcuna limitazione da parte mia: 
- le costruzioni con le quali abbiamo vinto la forza di gravità realizzando delle figure che mai avrei pensato potessero rimanere in piedi!!!!! Ottimo esercizio che consiglio ai creativi!
- i colori ad acqua , sui fogli, sul pavimento, sui vestiti, sui mobili e sulle mani! (Che lavoraccio mi aspettava il giorno dopo!!!!)
- le calamite a forma di animali nascoste ovunque ( ottimo esercizio di memoria per me .... Il giorno dopo avrei dovuto ricordare dove erano nascoste per rimettere tutto al proprio posto)
- coppette, piattini, e tutto quello che capitava nelle mani di mi figlio .

Finalmente è arrivato il turno dei cartoni animati ( probabilmente qualche pediatra/ psicologo infantile/ e chi più ne ha più ne metta, storcerà un po' il naso....ma i cartoni animati salvano tante mamme in tante situazioni) e ci siamo "piazzati" davanti la tv ad osservare quello che è diventato il tormentone di mamme e bambini degli ultimi anni: PEPPA PIG! La mia mente ha cominciato a divagare, staccandosi dal video e andando a finire sulle cose da fare e da sistemare.... ma mi sono subito ricordata del mio esperimento ed ecco che lo rimessa al suo posto, davanti a Peppa Pig. 
Nel frattempo il tempo è trascorso ed è arrivata ora di cena....e di nuovo mani, bocca, cibo per terra e tutto l'iter-pappa di cui sopra. 
Anche qui sono seguiti giochi, risate e rotoloni per terra finché esausto il mio piccolo ometto è crollato in braccio e l'ho portato nel suo lettino dopo avergli infilato il pigiamino è cambiato il pannolino.

È stato in questo momento che ho guardato la mia casa, sembrava fosse passato un esercito di bambini ...letto disfatto dal mattino, bagno e cucina con roba ovunque e giochi in ogni angolo della casa. Ero stanchissima ma per la prima volta felicissima di aver fatto questo regalo a mio figlio e a me stessa. Avevo regalato a lui la sua mamma 24 ore su 24 ma anche una compagna di giochi, una esploratrice del suo mondo, una confidente....e a me la possibilità di trarre la felicità dalla vita.
Felicita è riuscire a guardare le cose come fossero solo cose e basta! Non sono strumenti di benessere,  sono solo cose! Non sono ricchezza, sono solo cose! E se queste cose si perdono, si rompono o ci vengono tolte non possono intaccare la nostra felicità, perché sono solo cose!
Non mi importava se il bagno fosse sporco, la cucina disordinata, i piatti  rotti o il letto disfatto....erano solo cose. Ero piena di quelle carezze, abbracci, baci, sorrisi,  stupori che mi rendevano felice. Ero felice. È questo che dovremmo insegnare ai nostri figli, è questo quello che dovrebbero insegnare ai nostri figli nelle scuole: ad essere felici semplicemente perché abbiamo l'opportunità di vivere.

A mio figlio che mi ha insegnato tutto questo. Grazie. 


2 commenti:

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