martedì 19 gennaio 2016

Quando la carta diventa creatività



Perché non realizzare una linea di accessori per bambini utilizzando la carta o il cartone? Potrebbe essere l'occasione per cimentarsi con la creatività (questa sconosciuta ) e svolgere un'attività assieme ai propri genitori. Un'occasione di contatto e confronto ma soprattutto di creazione di legami affettivi.
Penelope le borse lancia questa sfida.... Ci sarà qualcuno ad accoglierla?

E per rendere immortali i disegni dei nostri figli possiamo realizzare delle pochette :




giovedì 11 giugno 2015

Recensiamo un kids-movie

Recensori: mamma Maresa, 40 anni 

                 Giuseppe, 3 anni

 

 

I maschietti si sa,  amano le macchinine, le corse di macchinine, gli scontri tra macchinine (......) ed in genere  tutto ciò che ha a che fare con le ruote (almeno fino ai tre anni) e per noi mamme aimè diventa molto riduttivo e a volte noioso.

Scegliere dunque un film che potesse  appassionare anche me,  la mamma, era diventata  una sfida....almeno fino a che un pomeriggio non abbiamo scoperto (per merito di mio figlio per la verità )  PLANES!

Cosa ci sarà di divertente in un film che parla di aeroplani? .... le solite corse! Ed invece......è stato amore a prima vista.

 

Si perché ...... c'è  questo ingenuo e tenero aeroplanino agricolo, Dusty che trascorre le sue giornate ad irrorare i campi del Midwest americano e sogna (direi non solo ad occhi aperti) di partecipare alla gara più prestigiosa e figa del pianeta: il Rally Ali intorno al Globo!!!!! 

Naturalmente tutti attorno a lui cercano di dissuaderlo fino a che riesce a convincere quello che diventerà un suo grande amico, Skipper Riley ( aereo militare in pensione) ad "allenarlo" e grazie anche all'appoggio degli amici Chug e Dottie (che non sono aerei) parteciperà alla grande competizione. ( non vi dirò in che modo ...... ma sarà tanto commuovente )

Ah..... naturalmente Dusty soffre di vertigini .... poverino lui vola a bassissime quote e non è certo abituato ad altezze simili!!!!

Sarà un susseguirsi di avventure pazzesche ..... amicizie....competizioni ....lacrime e risate....e ci sarà spazio anche per l'amore. Incontrerà il mitico (dovete assolutamente conoscerlo) Chupacabra (che mio figlio chiamerà Ciuciacapra) aereo da competizione messicano .... un personaggio fuori dalle righe che si innamorerà di Azzurra, bellissimo aereo italiano e per la quale, grazie all'aiuto di Dusty, canterà una serenata bellissima!!!! 

Non vi dirò del finale e ne se Dusty ce la farà.....

 

Perché ve lo consiglio dunque?

Perché al di là della  competizione (che piace tantissimo ai nostri piccoli ometti) ci sono sentimenti, descritti con una eleganza meravigliosa, quali:

il senso dell'amicizia

il perdono

la paura

la gioia

l'amore 

l'avventura

il coraggio

che si miscelano tra loro per dare vita ad una storia che sembra reale. 

Che appasiona ed emoziona a tal punto che in alcune parti, per esempio quando Dusty precipita e si fa la bua (parole di mio figlio) ma poi viene prontamente soccorso e "aggiustato" , vi ritroverete a vedere le lacrime agli occhi di vostro figlio e penserete che sta crescendo.

O come quando durante la scena del corteggiamento tra Chupacabra ed Azzurra vostro figlio alzerà il dito verso la televisione ed esclamerà : sei tu vero mamma? E scoprirete che non vi siete mai sentite così belle ( e si, perché Azzurra è davvero un gran bel pezzo di aereo!) ad essere paragonate ad un aereo!

Ma anche quando guardando il vecchio aero militare Skipper vostro figlio esclamerà: "papà!" perché è grande, protettivo e aiuta Dusty!

 

Se Planes ha prodotto tutti questi feedback in un bambino di 3 anni non oso immaginare cosa possa scatenare in bimbi più grandi ...... tantissimi spunti per i genitori per conoscere meglio i loro piccoli.

 

Vi devo però mettere in guardia su un effetto collaterale......anzi ....due:

Guarderete Planes tantissime altre volte perché vostro figlio ve lo chiederà ogni giorno!!!!!

Dusty diventerà il nuovo eroe di vostro figlio a tal punto che andrete a compraglielo ...... si lo ammetto.... io l'ho fatto!

 

buona visione a tutti!!!!!!!

 

 


mercoledì 20 maggio 2015

Infogragiche

Le infografiche permettono di utilizzare le immagini per evidenziare contenuti testuali.
Personalmente le trovo molto incisive e ritengo che possano essere utilizzate per svariate motivazioni.
Realizzare delle infografiche è semplice e divertente , naturalmente bisogna scaricare un apposito software o applicazione (per smartphone e tablet ) e dotarsi di fantasia. Questa quella che ho realizzato per la mia linea di borse...


lunedì 9 giugno 2014

Un euro per i miei pensieri

Ho deciso di lanciare una sfida sul web e per cominciare ho deciso di utilizzare il mio blog. Ho deciso di fare un'asta virtuale online e "offrire al miglior offerente" i miei pensieri.
Vi starete chiedendo quale possa essere il vantaggio di una simile operazione....molteplici direi!
Prima di esporvi i molteplici utilizzi che se ne potrebbero fare, farò una breve carellata della pianificazione della mia idea e della sua operatività.
Innanzitutto creerò delle macro aree suddivise per argomento di massima:

Affari/business
Interpersonale/interpersonal

All'interno di queste macro aree, naturalmente dei gruppi con relativi sottogruppi, e quindi:

Affari - marketing
           - organizzazione
           - pianificazione

Interpersonale - amicizia
                        - amore
                        - bambini
                        - altro

Ecc ecc.
Sappiamo bene come sia difficile quantificare o monetizzare le idee e quanto sia difficile barcamenarsi con l'originalità in un mondo pieno di banalità e d'eja-vu.
Ebbene, chiunque volesse o necessitasse un'idea per il suo business, per fare una sorpresa a qualcuno, organizzare un evento e quant'altro... Potrebbe collegarsi alla mia asta e aggiudicarsi l'idea (che svilupperà da solo come meglio vorrà fare) a soli 1 euro.
Vi sembra un paradosso?
Non lo è....






mercoledì 29 gennaio 2014

I nostri desideri



Diversi anni fa mi è capitato di leggere il seguente aforisma di Oscar Wilde: "Attento a quel che desideri, potrebbe avverarsi". Con superficialità l'ho accantonato ma  qualche giorno fa mi è ritornato inaspettatamente in mente. Non stavo facendo nulla di speciale, ne pensavo a qualcosa in particolare....ed ecco che all'improvviso mi sono ritrovata con questa frase nella testa ... e l'ho trovata bellissima. Vi chiederete come mai dovremmo temere qualcosa che desideriamo. Ebbene spesso ci concentriamo sul desiderio ma dimentichiamo che nella vita ogni azione ne implica delle altre ma soprattutto ogni azione determina delle conseguenze. E nessuno di noi mai considera le conseguenze dei nostri desideri.
Ogni cosa dipende da qualcos'altro e cambiando quel qualcosa cambia il corso degli eventi. È come quando da bambini abbiamo desiderato di mangiare una scatola di merendine e se lo abbiamo fatto ( non una scatola ma quasi ) ci siamo ritrovati con un gran mal di pancia ed improvvisamente il nostro desiderio è diventato indesiderato. È come quando da adulti ci ritroviamo a desiderare di lasciar tutto e scappar via... Ma se lo abbiamo fatto dopo qualche tempo ritorniamo sempre da dove siamo partiti. Ebbene...non sempre si desidera realmente ciò che si vuole .... e non sempre ciò che si vuole corrisponde alla realtà. 

mercoledì 8 gennaio 2014

Giocare a vivere la vita


Ho deciso di fare un esperimento e ho deciso di chiedere a mio figlio di aiutarmi...badate bene...mio figlio ha 17 mesi!!! 
Ho deciso per un giorno di vivere come vive lui...senza infrastrutture, senza regole, ma solo di istinto! Non sarebbe stato difficile, avrei dovuto dimenticare per un giorno di avere 38 anni e mettere da parte tutto quello che quegli anni mi avevano insegnato. Ma si...un giorno solo...potevo farcela!
Per chi non lo sapesse, un bambino a 17 mesi vive tanto di istinto: ogni esperienza passa attraverso tutti i suoi sensi... Se "vede" qualcosa per la prima volta deve assolutamente toccarla per poi assaggiarla e finalmente decidere se continuare a "frequentarla" oppure no. Così per gli oggetti così per le persone. Possiede la capacità di scegliere cosa più gli piace e se qualcuno non gli va a genio nulla riesce a convincerlo. Questo il punto: non si fa comprare con le cose materiali, se una persona, un ambiente, una situazione non è a lui gradita, niente riuscirà a convincerlo del contrario. Aimè ... questo istinto con gli anni si affievolisce e crescendo si perde la capacità "di sentire se stessi".

Dunque, al mattino mi sono svegliata e sono rimasta con lui nel letto a ridere, fare capriole, a pronunciare parole senza senso e a guardare le cose per la prima volta. La luce del sole sul piumone, le pieghe del cuscino ( quanto le abbiamo guardate e toccate!!!!) i nostri piedi, ecc. Dopo ben 1 ora di tutto ciò , il nostro stomaco ha deciso che dovevamo far colazione e così siamo andati in cucina. Abbiamo gironzolato per la stanza fino a raggiungere la busta dei biscotti. Ne abbiamo assaggiato uno continuando a gironzolare e toccare ogni cosa ci capitasse a tiro. Abbiamo deciso di mangiare anche dei tarallini ed infine un bel sorso di latte per completare il tutto. Durante la nostra colazione itinerante ci siamo dimenticati dell'orologio e così tra una corsa e una risata ci siamo accorti che erano già le 10.30 del mattino. E si...mio figlio ha il pannolino ... Ma io no... dov'era  finita dunque la mia vescica? Come mai non mi avvisava più? Caspita..vuoi vedere che si era messa anche lei a giocare e si era dimenticata di avvisarmi delle mie funzioni mattutine?? 
Era arrivato a questo punto il momento della toilette quotidiana e così siamo andati in bagno. Abbiamo sperimentato la carta igienica sul pavimento, gli asciugamani sotto i piedi, i saponi per terra , nella vasca, era davvero divertente! Abbiamo fatto il bagnetto con topolino e tutta la sua banda, ma anche macchinine camioncini e pesciolini. Ci siamo buttati l'acqua negli occhi ma anche sul pavimento fino a che stanchi ormai di questo gioco ( il tempo aveva perso la sua importanza) abbiamo deciso di uscire da li. (Caspita.... Erano quasi le 12 ....) .
E adesso? La casa era un delirio... ma a mio figlio non importava, a 17 mesi quello che conta sono i sorrisi, gli abbracci e la felicità! Ai bambini non importa se il letto è disfatto, se il bagno sembra un campo di battaglia o i biscotti sono sul divano ... la loro priorità è se stessi. Noi adulti invece sacrifichiamo la nostra felicità per le infrastrutture, le apparenze , le circostanze... e ci dimentichiamo di noi...
Abbiamo deciso a questo punto che stare in casa non ci andava più, e così siamo usciti per una passeggiata. Dovevo guardare il mondo come fa mio figlio e così ho cercato di non farmi influenzare da tutto il resto. Abbiamo toccato tantissimi muri ... Siamo scesi e saliti dal marciapiede tantissime volte e abbiamo sbirciato anche sotto le macchine (senza buttarci per terra però ... dovevo "vivere" come un bambino ma non dimenticarmi di avere le responsabilità di un genitore ! ) . Abbiamo incontrato un conoscente, lo abbiamo  toccato e poi siamo andati via ( avrà pensato che ero matta ma sono riuscita a far passare la cosa abilmente).  Abbiamo osservato per ben 15 minuti un signore con il cane e poi le automobili che passavano ed anche le biciclette!!! Erano ormai le 13.00 quando finalmente il nostro stomaco ha deciso che dovevamo mangiare, e così siamo rientrati a casa. 
Ho cucinato e ci siamo seduti a tavola per pranzare. Abbiamo mangiato con il cucchiaino ma anche con le mani. Abbiamo messo il cibo nel piatto ma anche sulla maglietta. Qualcosina sul pavimento  ma questa volta ho pulito subito!!! Ci siamo imboccati il cibo  a vicenda e abbiamo bevuto tantissima acqua. Era ormai il primo pomeriggio e finalmente gli sbadigli si facevano sentire e così siamo andati in camera  sul letto e tra carezze, abbracci e baci ci siamo addormentati!! Abbiamo dormito quasi due ore!!! Il sonnellino più dolce della mia vita! Al nostro risveglio siamo rimasti un po' sul letto a giocare, ridere e sperimentare salti estremi, per poi scendere e andare a fare merenda. E di qua si sono susseguiti una serie di giochi infiniti, naturalmente guidati da mio figlio e senza alcuna limitazione da parte mia: 
- le costruzioni con le quali abbiamo vinto la forza di gravità realizzando delle figure che mai avrei pensato potessero rimanere in piedi!!!!! Ottimo esercizio che consiglio ai creativi!
- i colori ad acqua , sui fogli, sul pavimento, sui vestiti, sui mobili e sulle mani! (Che lavoraccio mi aspettava il giorno dopo!!!!)
- le calamite a forma di animali nascoste ovunque ( ottimo esercizio di memoria per me .... Il giorno dopo avrei dovuto ricordare dove erano nascoste per rimettere tutto al proprio posto)
- coppette, piattini, e tutto quello che capitava nelle mani di mi figlio .

Finalmente è arrivato il turno dei cartoni animati ( probabilmente qualche pediatra/ psicologo infantile/ e chi più ne ha più ne metta, storcerà un po' il naso....ma i cartoni animati salvano tante mamme in tante situazioni) e ci siamo "piazzati" davanti la tv ad osservare quello che è diventato il tormentone di mamme e bambini degli ultimi anni: PEPPA PIG! La mia mente ha cominciato a divagare, staccandosi dal video e andando a finire sulle cose da fare e da sistemare.... ma mi sono subito ricordata del mio esperimento ed ecco che lo rimessa al suo posto, davanti a Peppa Pig. 
Nel frattempo il tempo è trascorso ed è arrivata ora di cena....e di nuovo mani, bocca, cibo per terra e tutto l'iter-pappa di cui sopra. 
Anche qui sono seguiti giochi, risate e rotoloni per terra finché esausto il mio piccolo ometto è crollato in braccio e l'ho portato nel suo lettino dopo avergli infilato il pigiamino è cambiato il pannolino.

È stato in questo momento che ho guardato la mia casa, sembrava fosse passato un esercito di bambini ...letto disfatto dal mattino, bagno e cucina con roba ovunque e giochi in ogni angolo della casa. Ero stanchissima ma per la prima volta felicissima di aver fatto questo regalo a mio figlio e a me stessa. Avevo regalato a lui la sua mamma 24 ore su 24 ma anche una compagna di giochi, una esploratrice del suo mondo, una confidente....e a me la possibilità di trarre la felicità dalla vita.
Felicita è riuscire a guardare le cose come fossero solo cose e basta! Non sono strumenti di benessere,  sono solo cose! Non sono ricchezza, sono solo cose! E se queste cose si perdono, si rompono o ci vengono tolte non possono intaccare la nostra felicità, perché sono solo cose!
Non mi importava se il bagno fosse sporco, la cucina disordinata, i piatti  rotti o il letto disfatto....erano solo cose. Ero piena di quelle carezze, abbracci, baci, sorrisi,  stupori che mi rendevano felice. Ero felice. È questo che dovremmo insegnare ai nostri figli, è questo quello che dovrebbero insegnare ai nostri figli nelle scuole: ad essere felici semplicemente perché abbiamo l'opportunità di vivere.

A mio figlio che mi ha insegnato tutto questo. Grazie.